Parsifal
URBE. Unione Romana Biblioteche Ecclesiastiche Edited by: Danieli, S.
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Un modello di collaborazione bibliotecaria per condividere la conoscenza registrata

18/05/2024

Parsifal corona un lungo cammino collaborativo che inizia con la prima riunione dei bibliotecari degli atenei pontifici tenuta alla Gregoriana il 28 febbraio 1973, a cui partecipano i bibliotecari della Gregoriana, del Biblico, dell’Orientale, dell’Università Lateranense, dell’Augustinianum, di Propaganda Fide (in seguito denominata Urbaniana), dell’Angelicum, del Sant’Anselmo, dell’Antonianum, del Salesianum, del Seraphicum, del Teresianum, del Marianum, dell’Istituto di studi arabi e del Regina Mundi. Il 13 maggio 1991 viene firmato l’atto di nascita dell’Associazione URBE, mentre la rete viene inaugurata ufficialmente il 12 maggio 1994. La storia della rete è caratterizzata da numerosi tentativi di ricerca di un linguaggio catalografico comune tramite corsi di formazione, riflessioni, confronto.

Aver raggiunto il traguardo di Parsifal fa onore ai responsabili di URBE – in primis, ai rettori delle istituzioni pontificie – per aver creduto nella proposta di cooperazione bibliografica e, quindi, aver investito risorse umane e finanziarie nella sua realizzazione. È stato un percorso non sempre lineare (come avviene per i grandi progetti) che ha costantemente cercato di tener conto delle caratteristiche distintive delle istituzioni coinvolte, simili e allo stesso tempo diverse per natura e dimensioni, nella consapevolezza che ciascuna di esse nella cooperazione avrebbe conservato ed esaltato la propria individualità storica e funzionale, ma anche nella consapevolezza che una biblioteca da sola, per quanto grande e autosufficiente, non poteva pervenire agli stessi traguardi.

L’11 maggio 2023 l’ambizioso obiettivo è stato raggiunto, con l’inaugurazione dell’innovativo potente strumento di ricerca bibliografica delle biblioteche di università e istituzioni pontificie romane che collaborano tra loro tramite la rete URBE.

Protagonisti di questa storia sono stati i catalogatori, la cui competenza è cresciuta collettivamente di anno in anno, pur con differenze da biblioteca a biblioteca. Ugualmente importante e prezioso è stato il lavoro del Consiglio direttivo, con Silvano Danieli direttore instancabile e determinato, che ha sempre cercato di procedere in armonia e ascolto delle necessità di ciascuno. Tutti hanno svolto la loro parte e insieme URBE è cresciuta. Decisivo è stato l’investimento in formazione professionale rivolto ai direttori e ai bibliotecari, con attenzione particolare rivolta ai catalogatori. L’Assemblea plenaria del 2018 richiama questo impegno: ”Uno dei servizi più preziosi che URBE intende offrire alle nostre Istituzioni è promuovere la professionalità, in primis, del bibliotecario e di conseguenza anche di tutti gli altri aspetti legati alla professione. La responsabilità e l’impegno che viene chiesto a ciascuno di noi bibliotecari è per riaffermare che la collaborazione e la cooperazione che portiamo avanti nell’Associazione tende proprio a valorizzare la nostra missione e a sostenerci nella condivisione di progetti di servizio che una biblioteca da sola farebbe fatica a realizzare”.