11/11/2024
Il volume prende le mosse dallo studio della ceramica attica figurata di Populonia, oggetto del mio progetto di dottorato di ricerca, discusso presso l’Università di Pisa nell’anno accademico 2019/2020. La volontà di impegnarsi in una pubblicazione dedicata specificamente ai documenti di archivio nasce dalla consapevolezza di quanto il loro contenuto sia importante in generale, ed in particolare in questo caso, per approfondire la conoscenza di quello che ci è stato tramandato, vedendo anche attraverso gli occhi di coloro che ci hanno preceduto nello studio. Questo lavoro può costituire un caso emblematico in questo senso: trattandosi infatti di materiali in gran parte inediti, è sembrato di fondamentale importanza, oltre che doveroso, rendere note le attribuzioni effettuate dal professore Enrico Paribeni, massimo conoscitore della ceramica attica, che in passato aveva esaminato parte dei pezzi poi confluiti nella mia tesi, limitandosi però a lasciare sintetici appunti, per fortuna raccolti nel suo archivio, ora conservato presso la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze. A corredo quindi della trascrizione dei documenti è stata implementata la schedatura di Enrico Paribeni per mezzo di note, in modo tale da dare maggiore risalto agli appunti autografi del professore. L’edizione dei documenti dell’Archivio Paribeni rappresenta una sorta di anticipazione, ma anche il logico completamento, della prossima pubblicazione della mia tesi di dottorato, dedicata, come già detto, a tutta la ceramica attica figurata rinvenuta a Populonia. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza l’iniziativa della professoressa Gabriella Capecchi, che ha generosamente indicato, alla Direzione della Biblioteca Umanistica, il mio nome per la lettura e lo studio di questa parte degli appunti dello studioso, presentandomi come la persona che, per il suo lavoro di ricerca, era sotto molti aspetti la più adatta ad affrontare l’analisi e la valorizzazione di questi documenti, riguardanti la ceramica attica di Populonia, il cui studio purtroppo non fu mai portato a compimento da parte di Enrico Paribeni.