20/02/2014
Come si stabiliva il profilo degli aspiranti professori universitari di una disciplina nuova e controversa, qual era la psicologia scientifica all'inizio del Novecento? Chi erano i valutatori quando i cattedratici del settore non esistevano ancora o non erano sufficienti? Quanto incisero gli orientamenti culturali e politici egemoni - l'ostracismo di Croce e di Gentile - sulla qualità della disciplina, sulle sorti di singoli studiosi e studiose e sugli svariati meccanismi del reclutamento e delle carriere accademiche? Un viaggio nella storia di questioni di forte attualità, attraverso fonti archivistiche istituzionali e private. Dall'età liberale al fascismo il volume si concentra sul primo e prestigioso Istituto di Psicologia italiano, voluto a Firenze da Pasquale Villari, e sugli avvicendamenti traumatici, culminati con le leggi antiebraiche del 1938, di tre generazioni di docenti a partire dal 1903.
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Patrizia Guarnieri insegna Storia culturale e sociale all’Università di Firenze. Fra le sue pubblicazioni: Individualità difformi: la psichiatria antropologica di Enrico Morselli (1986); L' ammazzabambini: legge e scienza in un processo toscano di fine Ottocento (1988; trad. ingl. 1992, 2006); La storia della psichiatria: un secolo di studi in Italia (1990); Per una storia della psichiatria anti-istituzionale. L'esperienza del rinnovamento psichiatrico in Umbria 1965-1995 (2000); Madri che uccidono: diritto, psicologia e mentalita sull'infanticidio dal 1810 ad oggi (2005); In scienza e coscienza: maternità, nascite e aborti tra esperienze e bioetica (a cura di, 2009). Annalisa Capristo si è laureata in Filosofia e specializzata in Biblioteconomia; è stata borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, la Biblioteca Vaticana e l’Accademia Nazionale dei Lincei. Attualmente è bibliotecaria presso il Centro Studi Americani di Roma. Sulla politica antisemita del fascismo in ambito culturale ha pubblicato il volume L’espulsione degli ebrei dalle accademie italiane (2002) e vari saggi e articoli in riviste scientifiche e negli atti dei convegni, nazionali e internazionali, ai quali ha partecipato. Fra questi: «Fare fagotto». L’emigrazione intellettuale ebraica dall’Italia fascista dopo il 1938 («Rassegna mensile di Israel», vol. 77, n. 3, settembre-dicembre 2010). Nino Dazzi è professore emerito Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma, esperto di storia della psicologia. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Psicologia dinamica : le teorie cliniche (con Alessandra De Coro, prima edizione 2001, ultima edizione 2012); La ricerca in psicoterapia: modelli e strumenti (a cura di, con Vittorio Lingiardi, Antonello Colli, 2006); La diagnosi in psicologia clinica: personalità e psicopatologia (a cura di, con Vittorio Lingiardi, Francesco Gazzillo, 2009); Le origini della psicologia italiana: scienza e psicologia sperimentale tra '800 e '900 (a cura di, con Giovanni Pietro Lombardo, 2011) Alessandra Gissi insegna Storia contemporanea all’Università Orientale di Napoli. Membro del Collegio dei docenti del Dottorato Internazionale in Storia delle Donne e dell'identità di genere (Women’s and Gender History), ha fatto parte della redazione di “Genesis. Rivista della Società Italiana delle Storiche”. Attualmente fa parte della redazione della rivista “Italia Contemporanea”. Tra le sue pubblicazioni: Le segrete manovre delle donne. Levatrici in Italia dall'Unità al Fascismo, Biblink, 2006; Otto marzo. La Giornata internazionale delle donne in Italia, Viella, 2010. Per informazioni: Biblioteca di storia moderna e contemporanea, e-mail b-stmo.info@beniculturali.it